martedì 16 febbraio 2016

Un amore così lungo tu non darglielo in fretta



Quando in anticipo sul tuo stupore
verranno a chiederti del nostro amore
a quella gente consumata nel farsi dar retta
un amore così lungo
tu non darglielo in fretta


Non spalancare le labbra ad un ingorgo di parole
le tue labbra così frenate nelle fantasie dell'amore
dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre"
nell'ipocrisia dei "mai"


Non son riuscito a cambiarti
non mi hai cambiato, lo sai.


E dietro ai microfoni porteranno uno specchio
per farti più bella e pensarmi già vecchio
tu regalagli un trucco che con me non portavi
e loro si stupiranno
che tu non mi bastavi


Digli pure che il potere io l'ho scagliato dalle mani
dove l'amore non era adulto e ti lasciavo graffi sui seni
per ritornare dopo l'amore
alle carezze dell'amore
era facile ormai


Non sei riuscita a cambiarmi
non ti ho cambiata, lo sai.


Digli che i tuoi occhi me li han ridati sempre
come fiori regalati a maggio e restituiti in novembre
i tuoi occhi come vuoti a rendere per chi ti ha dato lavoro
i tuoi occhi assunti da tre anni
i tuoi occhi per loro

Ormai buoni per setacciare spiagge con la scusa del corallo
o per buttarsi in un cinema con una pietra al collo
e troppo stanchi per non vergognarsi
di confessarlo nei miei
proprio identici ai tuoi


Sono riusciti a cambiarci
ci son riusciti lo sai.


Ma senza che gli altri ne sappiano niente
dimmi senza un programma dimmi come ci si sente
continuerai ad ammirarti tanto da volerti portare al dito
farai l'amore per amore


 o per avercelo garantito,


Andrai a vivere con Alice che si fa il whisky distillando fiori
o con un Casanova che ti promette di presentarti ai genitori

 o resterai più semplicemente
dove un attimo vale un altro
senza chiederti come mai,


 

                                                                                                              Continuerai a farti scegliere
                                                                                                                      o, finalmente, sceglierai.




lunedì 15 febbraio 2016

Lento


Lento scorre il tempo lento

lento scorre lieve cade

lento scorre il tempo lento

lento scorre piano



Piano scorre lento piano

Piano lento piano lento piano

Piano piano piano

Tutti i miei sbagli


Le cose che ci fanno stare bene e le cose che ci fanno stare male

Le cose giuste e le cose sbagliate

Le cose che ci fanno ridere e le cose che ci fanno piangere


Chi ci fa stare bene e chi ci fa stare male

L'amore giusto e l'amore sbagliato

Chi ci fa ridere e chi ci fa piangere


Chi ci difende e chi ci fa male

Chi ci ammazza e chi ci fa ricominciare
a sentirci vivi


A caduta libera

in cerca di uno schianto

posso dirmi viva


L'emozione conta.



In fondo.


Simphony


Ballando la bottiglia in mano
seguendo la canzone
realizzando i pensieri
partorendo poesia

Una chitarra acustica
corde da sfiorare
una mano una melodia

chi una ballata
chi un vecchio blues

Sfiorami
fammi vibrare

Un rock triste

I'll take you over, there

Empathy


Forse non è empatia, forse è voler trovare negli altri una similitudine nella mia storia, nel mio modo di vivere, nel mio essere.

E così mi ritrovo a pensare, supporre, immaginare, credere e essere convinta di qualcosa che in fondo è solo il mio riflesso.

E così mi ritrovo a non capire, niente torna

E così mi ritrovo piena di domande, in attesa, incredula, in attesa..

E così mi ritrovo sola.



Empatia similitudine
Empatia illusione
Empatia mero vaneggiamento
Attesa Incomprensione
Attesa
Quindi?
Annego
Attesa
Sola
Come sempre
Empatia un riflesso per sentirsi meno soli

17 March


Un consiglio una canzone in loop una persona che ti rincorre negli anni il corso degli eventi che si ripete in loop

Scrivi

Il groviglio di pensieri

tutti in fila nella testa tutti incasinati nella lingua

Scrivi


Scrivo

Scrivo il casino di questi giorni

il casino di questi anni

una sola costante

il casino nella mia testa

il casino nel mio cuore

una persona che mi rincorre negli anni il corso degli eventi che si ripete in loop


Tutto uguale

lui uguale

io uguale

io diversa

il corso degli eventi che si ripete in loop


Scrivi

Scrivo

La mia liberazione

La mia dannazione


Parole che rincorrono i pensieri

Pensieri sempre uguali

Canzone che si ripete in loop

il corso degli eventi che si ripete in loop

lunedì 28 marzo 2011

...

Sono scarsi i sensi in dotazione alla specie dell'uomo. Li migliora con il riassunto della intelligenza. Il cervello dell'uomo è ruminante, rimastica le informazioni dei sensi, le combina in probabilità. L'uomo così è capace di premeditare il tempo, progettarlo. E' pure la sua dannazione, perchè dà la certezza di morire. [...] L'uomo non sopporta la fine, dopo averla saputa si distrae, spera di aver sbagliato previsione.


Nessuna geometria ha ricavato la formula dell'uovo. Per il cerchio, la sfera c'è il pigreco, ma per la figura perfetta della vita non c'è quadratura.

Un uomo che non frequenta donne dimentica che hanno di superiore la volontà. Un uomo non arriva a volere quanto una donna, si distrae, s'interrompe, una donna no. [...] una donna è quel filo di ragno steso in un passaggio, che si attacca ai panni e si fa portare. Gli aveva messo addosso i suoi pensieri e non se li scrollava.

Un uomo che non frequenta donne è un uomo senza. Non è un uomo e basta, nient'altro da aggiungere. E' un uomo senza. Può dimenticarselo, ma quando si ritrova davanti, lo sa di nuovo.

Un padrone di tutto, se c'era, non avrebbe permesso il guasto della sua roba, non l'avrebbe lasciata alla malora in mano alla specie degli uomini. Un padrone se c'era, s'era ubriacato e aveva perso la via di casa. Meglio se non c'era. L'uomo prosperava in sua assenza. Aveva imparato il bene e il male servendosi da solo. Era impossibile un padrone di tutto, però quell'impossibile teneva compagnia.

E. De Luca - Il peso della farfalla